Spesso si sprecano consigli e suggerimenti per cercare di spiegare la psicologia dei giocatori di poker, calcoli statistici, sottigliezze matematiche, trucchi e infinite strategie per imporsi al tavolo da gioco.
Non a caso, in questo portale, abbiamo parlato di psicopatologia del giocatore di poker, di diverse tattiche di bluff opportunamente studiate a tavolino. E, immancabilmente, in tutti gli articoli di ogni sito web si ricorda che serve un grande bagaglio tecnico di pratica ed esperienza. Quello, che molto spesso, tutti si dimenticano di ricordare di approfondire è il ritmo di gioco nella fasi cruciali di una partita, in particolare durante i tornei online.
Dettare il ritmo del gioco
Se dovessimo tracciare l'identikit psicologico di ogni giocatore di poker online, scopriremmo che quasi tutti si comportano nello stesso modo quando stanno giocando con soldi veri, soprattutto in determinati fasi di gioco. Anche se, ognuno, è strafottutamente convinto di essere profondamente diverso dal suo avversario.
Nella realtà, l'atteggiamento classico dei giocatori è determinato dal gruppo e non dal singolo.
Esistono giocatori che riescono a uscire dal branco del tavolo da gioco. Difatti non è una rarità assistere al solito giocatore che scommette poco all'inizio per poi vederlo puntare e rilanciare in modo inaspettato in una fase successiva della partita. Ma non è questo l'esempio che vogliamo portare.
Il Giocatore con la G maiuscola riesce a bluffare nella fase più critica del gioco, quando generalmente tutti sono in balia del gruppo.
Cerchiamo di spiegarci meglio. Immaginiamo di essere nella fase finale di un torneo o di una partita online, ossia quando il piatto sta per essere definitavamente assegnato. In questa fase della gara i giocatori hanno la propensione a diventare più accorti. Quindi, preferiscono non rischiare.
Il campionissimo di turno che ha giocato più di un torneo online, conosce benissimo questa situazione. E se di un campione vero si tratta, riuscirà a dettare il ritmo del gioco nella fase decisiva della partita rilanciando sui bui anche con carte scarse e con un gioco aggressivo.
Questo tipo di atteggiamento nel momento clou della partita difficilmente trova opposizione. Di solito, nei tornei, chi accetta questa sfida, sono i giocatori che partono in svantaggio. Questo tipo di comportamento è ormai divenuto un classico nei grandi tornei di poker sportivo, teroricamente tutti lo conoscono, ma praticamente pochi hanno il fegato per metterlo in pratica.
Qualcuno che sta leggendo questo articolo potrà giustamente pensare. - Io mi segno o mi ricordo tutte le carte giocate, sono in grado di sapere le percentuali esatte e le probabilità, capisco immediatamente che il mio avversario stà bluffando.
Giustissima osservazione che non fa una grinza. Ma nei tornei di poker online i giocatori sono condizionati dal gruppo dei partecipanti. Giocare nei tavoli a soldi finti non è come giocare con i soldi veri. Statisticamente è dimostrato che nelle partite di poker online i giocatori scommettono di meno e iniziano a puntare e rilanciare in modo inaspettato solo quando stanno giocando con giocatori attivi. Contrariamente, quando si decide l'esito finale, tutti diventano passivi, evitando il minimo rischio per non perdere posizioni vincenti.