La psicologia del Poker è uno degli argomenti più trattati nei siti dove si insegnano le strategie per giocare a Poker. Se vuoi essere un bravo giocatore di Poker, prima devi diventare un bravo psicologo per intuire le mosse dei tuoi avversari. Questa è una dote che bisogna obbligatoriamente saper sviluppare per ottenere dei buoni risultati. Ma prima ancora, devi conoscere te stesso!!
Un bravo giocatore di Poker deve affidarsi alla propria esperienza, all'abilità di capire velocemente il comportamento dei suoi avversari. Contemporaneamente deve essere bravo a non far trapelare emozioni, tic, ed espressioni che possono svelare la sua tattica di gioco. Inoltre, bisogna ricordare a tutti gli aspiranti pokeristi, che oltre ad essere psicologi, bisogna cavarsela con la matematica. Chi non è in grado di fare calcoli mentali è meglio che giochi solo per puro e semplice divertimento.
La psicologia nel poker si basa sul tentativo di comprendere, in una certa misura, le intenzioni dei nostri avversari cercando di captare dei comportamenti involontari come: movimento delle mani, lo sguardo, il modo di parlare, l'impazienza, il valore delle puntate. Anche nel Poker online bisogna cercare di capire le intenzioni dei nostri avversari, osservando attentamente il loro tipo di gioco. Ovviamente, studiare il comportamento di un giocatore reale è diverso da uno virtuale, ma che sempre reale è. L'unica differenza è che non lo possiamo osservare.
Qualsiasi giocatore di Poker deve studiare lo stile, i gesti e le abitudini dei suoi avversari. Saperli valutare di volta in volta e comprendere discrepanze e debolezze di gioco. Contemporaneamente deve riuscire a confondere i suoi avversari non dando mai riferimenti sul suo tipo di gioco.
Sentiamo spesso etichettare i giocatori come: aggressivi, difensivi, nervosi. Ma gli avversari più difficili da affrontare sono quelli che riescono ad interpretare tutte le "parti" cambiando passo e non dando punti di riferimento all'avversario. Per far questo, occorre una grande esperienza ed una profonda autoanalisi.