L'obiettivo di ogni giocatore di poker è vincere, non importa come, l'importante è riuscirci tutto il resto non conta.
Chi ha una minima esperienza nei tornei sa perfettamente che durante una partita di poker, abbandonare il gioco è importante quanto scommettere. Un grave sbaglio è quello di partecipare in troppe mani. Per questo sono fondamentali pazienza e autocontrollo.
Ma queste doti non sono sufficienti per vincere regolarmente al tavolo da gioco. Oltre a questo servono: percezione sopraffina e buone doti mnemoniche.
Due caratteristiche agli antipodi ma indispensabili per ogni giocatore di poker. L'intuito è il sesto senso del giocatore, saper calcolare le probabilità è assolutamente necessario perché nel poker niente è astratto o casuale.
Come vedete le capacità richieste per imporsi al tavolo da gioco sono diverse, ma spesso viene dimenticata una delle peculiarità più importanti, la spietatezza nei confronti degli avversari. L'espressione più adatta è "nessuna pietà".
Se non si è crudeli al tavolo da gioco non è possibile alzarsi dal tavolo vincenti. Per questo diventa importantissimo distruggere la fiducia del proprio avversario.
Il tavolo da poker è come una jungla dove i ruoli di preda e predatore spesso si alternano. A prescindere dal luogo dove si svolge la sfida (virtuale o reale). Non bisogna mai essere sazi di vincere, piuttosto è vitale riuscire a strappare fino all'ultimo centesimo al nostro avversario.
Se commettiamo l'errore di non saperlo distruggere psicologicamente potrebbe rivelarsi fatale nel corso della partita. Non illudetevi, in circostanze simili, nessun altro vostro avversario avrebbe pietà per voi. Nel poker non esiste spazio per la commiserazione, al contrario, cercate di sviluppare la mentalità del cannibale puntando a divorare le fiches del vostro avversario il più velocemente possibile. Perché il nostro obiettivo è vincere e per riuscire in questa impresa dobbiamo completamente annientare i nostri contendenti sotto tutti i punti di vista senza nessuna pietà.