Studi e ipotesi teoriche per avere la meglio sui giochi d’azzardo.
I problemi di gioco hanno sempre affascinato l’uomo, già nel Cinquecento da Galileo Galilei a Tartaglia e tanti altri grandi studiosi del tempo, i quali cercavano di estrapolare risultati profittevoli con teorie collegate ai giochi d’azzardo, ma solo dalla seconda metà del Seicento cresce la convinzione che dalla teoria delle probabilità possa emergere una metodologia statistica che possa essere anche una filosofia di vita. Di fatto, i giochi d’azzardo, sono un modello di studi statistici-probabilistici legati direttamente con il ciclo di vita dell’uomo.
Il primo di tutti i problemi di gioco
L’origine del calcolo delle probabilità pare che nasca durante un lungo viaggio in carrozza tra il cavaliere de Merè e Pascal, dove viene affrontato il quesito: qual è il numero minimo di lanci per ottenere una doppia coppia di sei con i dadi? Il cavaliere aveva trovato due risposte possibili, 24 e 25 lanci. La prima era dettata dalla logica matematica sviluppando una personalissima teoria, mentre il secondo numero veniva direttamente dall’esperienza sul campo da gioco.
Tralasciando le formule matematiche, le soluzioni di de Merè non erano sbagliate. Infatti Pascal, analizzò scrupolosamente la teoria del cavaliere, estrapolando sia i risultati positivi che negativi e dimostrando che le probabilità di ottenere un doppio sei nel corso di 24 lanci è di circa lo 0,491, mentre è di 0,505 con 25 lanci.
Pascal dimostrò che non c’era differenza tra la matematica e l’esperienza. L’errore teorico compariva solo quando il calcolo era sbagliato. Da qui la leggenda dei calcoli e delle teorie per vincere contro i giochi d’azzardo ha inizio e sarà un forte tema probabilistico per più di due secoli.
Solo dal secolo scorso si registra un sensibile abbandono verso queste teorie statistiche sui giochi per sfruttarle maggiormente a vantaggio di leggi basate su sistemi fisici. Anche se le prime teorie della probabilità non sono mai state del tutto dimenticate, tanto che oggi è facilissimo incontrare siti web che divulgano teorie vecchie di mezzo secolo spacciandole per metodologie infallibili. Nella realtà è che i vecchi problemi di gioco sono stati un’inesauribile fonte d’ispirazione per dar vita a numerose teorie delle probabilità, statistiche indiscutibilmente più utili per essere impiegate in scienze avanzate piuttosto che per riuscire a vincere contro i giochi d’azzardo.